ACONDROPLASIA

DEFINIZIONE:
L' acondroplasia è una displasia ereditaria di tipo autosomico dominante, caratterizzata da una deficitaria proliferazione della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe.
E' la forma più comune di nanismo su base non endocrina.

EZIOPATOGENESI:
L' eziologia dell' acondroplasia è di natura genetica ed è dovuta alla mutazione (sostituzione di un singolo nucleotide, G380R) del gene FGFR3 situato sul cromosoma 4 e che codifica per una proteina chiamata appunto FGFR3(Fibroblast Growth Factor Receptor 3, recettore del fattore di crescita dei fibroblasti di tipo 3)  la cui porzione extracellulare interagisce con i fattori di crescita dei fibroblasti, mettendo in moto una cascata di segnali mitogenetici e differenziativi influenzando lo sviluppo di ossa e cartilagini.
In pratica agisce come modulatore negativo della proliferazione e del differenziamento dei condrociti della cartilagine di accrescimento, impedendo, in condizioni di iperespressione come nell' acondroplasia, il normale processo di accrescimento osseo.

SINTOMATOLOGIA:
Clinicamente, l’acondroplasia è caratterizzata da bassa statura disarmonica con arti sproporzionati in difetto rispetto al corpo, fronte sporgente, mano a tridente, coste corte e limitazione dell' estensione del gomito.
Frequentemente i neonati possono presentare cifosi o gibbo, ma spesso le manifestazioni sono lievi e possono passare inosservate.

DIAGNOSI:
La diagnosi è clinica e può essere integrata da esami radiologici che mettono in evidenza le anomalie scheletriche (ossa lunghe, tarso, falangi si presentano ridotte e lievemente allargate).
La ricerca molecolare dell’allele mutante permette la diagnosi prenatale.

DECORSO E PROGNOSI:
Nei soggetti eterozigoti l' altezza non supererà i 140 cm, ma lo sviluppo mentale e sessuale sarà normale, così come la vita media; gli omozigoti in genere muoiono poco dopo la nascita.

TERAPIA:
La terapia dell' acondroplasia si basa sulla somministrazione di ormone somatotropo (GH) e sulla chirurgia ortopedica.