PROCEDURA DI RACCOLTA DEI CAMPIONI BIOLOGICI

Le cause più frequenti in grado di determinare variazioni di un risultato di laboratorio sono legate a fattori di variabilità precedenti all' analisi.
Per eliminare, o quantomeno ridurre, queste variabili di confondimento è necessario che i valori di riferimento siano generati in condizioni quanto più possibile simili a quelle presenti nella pratica clinica.
Inoltre è fondamentale intervenire sulle variabili dovute ai vari fattori pre-analitici e che riguardano:
a) preparazione dei pazienti prima della raccolta dei campioni (digiuno, attività fisica, ecc.);
b) procedura di raccolta dei campioni (prelievo venoso, ecc.);
c) trattamento dei campioni nel periodo che va dalla loro raccolta alla fase analitica (procedure di centrifugazione, temperatura di conservazione, durata di conservazione, ecc.).



E' importante inoltre una particolare attenzione nelle procedure in relazione ai dati da analizzare.
Ad esempio, la postura che normalmente è irrilevante nella maggior parte dei casi, può avere un ruolo significativo nella determinazione dei valori di riferimento di costituenti non diffusibili, come l’albumina ed altre proteine. D’altra parte, molti costituenti sono dosati routinariamente nello stesso campione biologico e pertanto appare impraticabile mettere a punto sistemi specifici per ogni singolo tipo di grandezza biologica.
Per tali ragioni, sono state raccomandate tre procedure standardizzate per la raccolta dei campioni di sangue da prelievo venoso:
1. prelievi al mattino per i pazienti ospedalizzati;
2. prelievi al mattino per i pazienti ambulatoriali;
3. prelievi al pomeriggio per i pazienti ambulatoriali.

La standardizzazione dei fattori di variabilità preanalitica per l’ottenimento di valori di riferimento da soggetti adulti “sani” riguarda inoltre l’osservanza del seguente schema:

1. Comportamenti nel giorno precedente il prelievo:
a) ultimo pasto prima del prelievo antecedente alle 22:00 e successivamente è consentita al massimo l’assunzione di un bicchiere d’acqua;
b) assunzione di una quantità massima di alcoolici (birra, vino) non superiore al contenuto di una bottiglietta e nel corso del pasto;
c) astinenza dal fumo dopo le 22:00.
2. Prelievo al mattino in ambulatorio:
a) sveglia 1-3 ore prima del prelievo;
b) per raggiungere l’ambulatorio è consentito l’uso di mezzi di trasporto pubblici per un massimo di 45 minuti oppure una camminata fino ad un massimo di 500 metri a velocità moderata;
c) riposo seduti per almeno 15 minuti prima del prelievo;
d) orario di prelievo compreso tra le 8:00 e le 10:00;
e) posizione di prelievo con il braccio posto approssimativamente a 45° rispetto alla posizione orizzontale.

3. Prelievo al mattino in corsia dei Reparti ospedalieri:
a) rimanere a letto dalle 22:00 fino al momento del prelievo;
b) consentita al massimo una breve visita in toilette ma minimo un’ora prima del prelievo;
c) orario di prelievo compreso tra le 7:00 e le 9:00;
d) posizione di prelievo supina, con il braccio posto approssimativamente in posizione orizzontale.

4. Prelievo al pomeriggio in ambulatorio:
a) prima colazione leggera (circa 3.000 calorie) composta da latte, caffè o tè (massimo due tazze), due mezzi panini imburrati, marmellata o formaggio o insaccati a fette;
b) nessuna attività fisica o lavoro pesante;
c) riposo seduti per almeno 15 minuti prima del prelievo evitando movimenti della muscolatura delle braccia;
d) orario di prelievo compreso tra le 13:00 e le 15:00, almeno 4 ore dopo la prima colazione