SCINTIGRAFIA TIROIDEA

DEFINIZIONE:
La scintigrafia è un esame diagnostico utilizzato in medicina nucleare per lo studio della funzionalità tiroidea.
Viene normalmente eseguito mediante la somministrazione di un tracciante radioattivo, che genera in particolari cristalli dei fotoni di luce visibile che vengono captati da una gamma camera, trasformati in impulsi elettrici e trasformati in immagini analogiche visibili su schermo.



INDICAZIONI:
La scintigrafia dà informazioni sulla sede, forma, volume della tiroide, sui noduli tiroidei, se captanti (noduli caldi, come l' adenoma tossico) o non captanti (noduli freddi, come le cisti  tiroidee, i noduli adenomatosi  del  gozzo polinodulare), sui tumori della tiroide (come l’adenoma e i tumori maligni), sull' esistenza di tessuto tiroideo ectopico in grado di fissare il radioiodio (struma retrosternale, struma ovarii, tiroide linguale, metastasi di carcinoma tiroideo differenziato).
Talvolta noduli caldi al radiotecnezio sono freddi al radioiodio.
La scintigrafia può essere limitata alla tiroide oppure può essere estesa a tutto il corpo (whole body scan).

TRACCIANTI RADIOATTIVI:
Normalmente viene utilizzato il tecnezio-sodio pertecnetato (99mTc), ma in alcuni casi è previsto l' impiego delo Iodio 131 o dello Iodio 123.
Le caratteristiche del radiotecnezio, che viene captato dalle cellule tiroidee ma non organificato, associate alla bassa emivita (6 ore) e ad una relativamente scarsa emissione di fotoni gamma (140 keV), lo rendono il tracciante d' elezione perchè fornisce una risoluzione elevata con una bassa irradiazione alla tiroide (circa 0, 1 cGy), inoltre ha un basso costo e permette l' esecuzione della mappa già 20 minuti dopo l’iniezione endovenosa.
Lo Iodio 131 viene imiegato solo in casi selezionati (ad esempio la ricerca di metastasi di carcinoma tiroideo differenziato), in quanto comporta una elevata irradiazione della tiroide (circa100-200 cGy) e di tutto il corpo.
L’isotopo radioattivo dello iodio più impiegato è invece lo Iodio 123, che ha una emivita breve (13, 3 ore) e comporta una irradiazione della tiroide di circa 1/85 rispetto al 131, sebbene sia più costoso degli altri due isotopi radioattivi.

NOTE:
Prima di far eseguire la scintigrafia tiroidea è necessario indagare se il paziente ha assunto sostanze ad azione antitiroidea od iodio in qualsiasi forma anche come mezzo di contrasto iodato, perché in tali casi il tracciante non si fissa al tessuto tiroideo. I traccianti radioattivi non possono essere somministrati a donne in gravidanza sia per evitare l’irraggiamento del feto, sia dopo il terzo mese per evitare danno alla tiroide fetale, nonché a donne durante l’allattamento poiché essi possono passare nel latte