MUCORMICOSI

DEFINIZIONE:
La mucormicosi è una rara infezione opportunistica provocata da muffe dell’ordine Mucorales (Absidia, Rhizopus e Mucor), presenti nel terreno, nei materiali organici in decomposizione e negli alimenti avariati.
Le muffe responsabili della patologia presentano scarse invasività e patogenicità, ragion per cui non destano preoccupazione in soggetti normali; tuttavia possono acquisire una notevole rilevanza clinica in soggetti gravemente defedati (trapiantati, leucemici, ustionati), nei quali determinano manifestazioni cliniche anche gravi.

EZIOPATOGENESI:
La specie di maggior riscontro nell' uomo è la Rhizopus Orizae, che determina infezione principalmente per inalazione delle spore per via aerea. Quindi il fungo tende a invadere il circolo ematico, provocando, in soggetti predisposti, necrosi ischemica ed emorragica e metastatizzando successivamente i tessuti vicini. Nei soggetti normali i neutrofili e i macrofagi limitano fortemente lo sviluppo della malattia.
Non sono conosciuti casi di trasmissione interumana.

SINTOMATOLOGIA:
Le manifestazioni cliniche possono interessare l’apparato respiratorio, gastroenterico, cutaneo; i Mucorales
hanno un particolare tropismo per l’endotelio vascolare, causando trombosi, infarti e rapida necrosi tissutale.
La forma clinica più frequente è la mucormicosi rinocerebrale, patologia rapidamente fatale se non trattata, nella quale l’infezione, a partenza dai
seni paranasali, coinvolge poi il volto, il palato, l’orbita e l’encefalo. Il paziente presenta febbricola, secrezione nasale siero ematica, dolore ed emicrania. Successivamente possono comparire febbre, necrosi cutanea ed edema congiuntivale per estensione del processo infiammatorio. Se viene coinvolta l' arteria retinica può verificarsi una trombosi in grado di determinare la perdita del visus.
Se vengono coinvolti i seni cavernosi può invece aversi una trombosi con ascessi cerebrali localizzati al lobo frontale.

DIAGNOSI:
La diagnosi si basa sulla dimostrazione microscopica dei miceti nel materiale ottenuto dalle lesioni necrotiche.

DECORSO E PROGNOSI:
La prognosi è sempre grave, ma particolarmente in soggetti affetti da diabete mellito, immunocompromissione, emopatie o in trattamento con chemioterapici.

TERAPIA:
Le possibilità terapeutiche, modeste, si fondano sul precoce impiego dell’amfotericina B e sulla rapida rimozione del tessuto necrotico.